L’esercizio dell’attività amministrativa con l’ausilio di tecnologie digitali – comunemente definito e-government – è oggetto di crescente attenzione da parte della giurisprudenza amministrativa. La progressiva “digitalizzazione” del procedimento amministrativo e l’utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni di strumenti digitali finalizzati a ridurre i tempi procedimentali, abbattere i costi di gestione degli apparati burocratici, nonché informare e comunicare con i cittadini, hanno posto nuovi problemi ai tribunali amministrativi regionali e al Consiglio di Stato. Tra questi, ad esempio, il tema dell’accesso da parte dei portatori di interessi alle informazioni contenute su supporto digitale, quello relativo alla tipicità dell’atto amministrativo in formato elettronico, nonché i profili inerenti la concorrenza, la tutela della riservatezza e (soprattutto in tema di appalti pubblici) la validità della firma elettronica. Il quadro di riferimento è al tempo complesso e in rapida evoluzione. L’affermarsi delle tecnologie digitali nell’esercizio delle funzioni pubbliche pone in discussione vecchi orientamenti giurisprudenziali, imponendo al giudice amministrativo la ricerca di soluzioni flessibili, che si adattino alle innovazioni nell’attività della pubblica amministrazione.
G. SGUEO, L’amministrazione digitale, in Itinerari della giurisprudenza, Giornale di diritto Amministrativo 1/2016