Dal blog di Formiche del 4 ottobre 2013
God bless le Timelines. Sono uno strumento di lavoro prezioso. Se fatte bene rendono molto meglio, e molto più rapidamente, di qualsiasi spiegazione. Hanno il pregio di mostrare quanto è stato fatto, e in quanto tempo. Sono utili a chi raccoglie dati, utilissime a chi studia un evento e vuole conoscerne le tappe principali, addirittura fondamentali per chi prepara analisi critiche e vuole “misurare” il tasso di attività su un determinato argomento.
Anche il lobbying ha le sue timelines. Qui vi propongo una top-6 personale da usare e diffondere:
La Timeline dell’OCSE – ottima perché semplice ed essenziale. Statica, racconta l’evoluzione delle leggi sul lobbying nel mondo
La Timeline di PRWEEK “How Lobbying Hit The Headlines“ – prende un lasso di tempo più breve, dal 2012 al 2013 (giugno) e racconta come la stampa inglese, prevalentemente quella scandalistica, ha affrontato il tema. Per ogni data segnalata, c’è una prima pagina da leggere
La Timeline di Unlock Democracy sugli scandali del Lobbying – Sempre in ambito Uk, una bella timeline interattiva, ma con un focus chiaro: raccontare gli scandali inglesi in cui sono stati coinvolti i lobbisti
La Timeline di Jack Abramoff – questa è la più dettagliata di tutti. Racconta del lobbista (forse) più noto d’America, e anche del più corrotto. Oggi, dopo 24 mesi passati in carcere, fa lo scrittore e l’invitato ai talkshow. E si permette anche una timeline su Wikipedia
Le Timelines (al plurale, sono più di una) di Powerbase – divise in base al periodo storico, segnalano gli eventi principali del lobbying negli Stati Uniti e in Europa, soprattutto in Uk. Lo stile è scarno, tipo wikipedia, ma hanno il pregio di riportare anche le dichiarazioni di politici e lobbisti
Le Timelines di Timetoast – ce ne sono due, una più curata, l’altra meno. Per entrambe bella la veste grafica e ottima l’interazione, ma pochi gli eventi segnalati. Si limitano entrambe agli Stati Uniti