Facebook
Twitter
LinkedIn
YouTube
Instagram
Tumblr
Medium
Gianluca Sgueo
  • Home
  • Professional Service
  • Academic Activities
    • Teaching
    • Institutional Responsibilities
    • Membership of Scientific Society
    • Grants and Prizes
    • Organization of Scientific Meetings
  • Publications
    • Books
    • Reviews
    • Chapters in Books
    • Academic Articles
    • Press
    • Reports
  • Talks
  • Media
    • Interviews
    • Podcast
    • Video
  • Blog
  • Contacts

Integrity Watch: il traccia-soldi

22 October 2014Gianluca

Dal blog di Formiche del 15 ottobre 2014

Sono tempi duri per la politica, lo sappiamo tutti. Sono duri sia per chi interagisce (e a volte sostiene) la politica – cioè i lobbisti – ma anche per chi politica la fa. Non si parla di Italia, ma di Europa. Da qualche giorno Transparency International ha lanciato “Integrity Watch”, un sito di monitoraggio dell’integrità dell’attività parlamentare. 

Circa metà degli eurodeputati eletti la scorsa primavera ha dichiarato di non avere fonti di reddito terze rispetto allo stipendio elargito dal Parlamento europeo. Ci sono però 398 Eurodeputati che, messi assieme, guadagnano 18,3 milioni di euro l’anno. La top class di questi fortunati si restringe a 12 individui che, per gli interessi finanziari che hanno al di fuori dell’attività politica, superano i 10mila euro mensili di guadagno extra. Tra costoro ci sono anche nomi noti: Guy Verohfstadt, Michele Alliot-Marie e Rachida Dati, per esempio.

Ora, poiché non sempre le dichiarazioni rese dai parlamentari sono veritiere, e soprattutto non sempre sono accurate come invece dovrebbero essere, ci ha provato Transparency a mettere le cose in ordine. Integrity Watch ricorda qualcosa Openpolis. Si può fare una ricerca per nome, per Paese o per appartenenza politica. Alle vostre interrogazioni il sito risponderà dicendovi quanto guadagna un eurodeputato, ma anche quanto è attivo nel Parlamento europeo. Tutte informazioni che, con un po di pazienza, potreste reperire anche in autonomia. Il valore aggiunto sta nel fattore EAI, ossia External Activity Indicator. Questo punteggio assegnato a ciascun eurodeputato ne “misura” la quantità di attività esterna ed è dunque indicativo della potenziale esposizione a conflitti di interessi, attuali o futuri. 

L’iniziativa merita un duplice encomio. Anzitutto per il fatto di contribuire alla conoscibilità dell’attività dell’Europarlamento. Ma soprattutto per il fatto di spostare la luce dei riflettori della trasparenza dai (soliti) lobbisti ai loro – imprescindibili – interlocutori: i politici. Era quello che i lobbisti chiedevano da tempo no? Li hanno accontentati

Recent Posts

  • Il divario. I servizi pubblici digitali, tra aspettative e realtà
  • Il reclutamento: le buone pratiche
  • Lo stato dell’amministrazione: dati di partenze e chiavi interpretative
  • La transizione digitale
  • La Democrazia digitale
  • The Good Lobby Academy: Advocacy & Civic Lobbying
  • Governo, controllo e score civico
  • Tre idee di design per l’amministrazione digitale
  • Gamification
  • La Pubblica Amministrazione Digitale nel Decreto Semplificazioni: il patrimonio informativo
Facebook
Twitter
LinkedIn
YouTube
Instagram
Tumblr
Medium
Klout
  • Home
  • Professional Service
  • Academic Activities
  • Publications
  • Talks
  • Media
  • Blog

Contacts

gianluca.sgueo@gianlucasgueo.it
Facebook
Twitter
LinkedIn
YouTube
Instagram
Tumblr
Medium
Klout
© copyright Gianluca Sgueo