Dal blog di Formiche del 6 aprile 2014
Quando le regole del gioco non ci sono, o sono poco chiare, si gioca sporco. Oppure si fa il possibile per rimediare. Le iniziative della società civile per monitorare il lobbying e denunciare casi di corruzione e opacità sono sempre più numerosi, sia a livello internazionale che nazionale.
Oggi parliamo di Chicago Lobbyists. Nome che non richiede spiegazioni. Nasce nell’estate del 2011 e oggi censisce 448 lobbisti e 239 agenzie di lobbying, al servizio di 1004 clienti attraverso 1371 azioni di pressione sulle istituzioni locali. E i dati dove li raccoglie? Nulla di più semplice: sono quasi tutti a disposizione sul portale dell’amministrazione locale, che rilascia regolarmente, in formato aperto, le informazioni che la riguardano.
Così, grazie agli OpenData, al lavoro di un manipolo di attivisti e a qualche ora spesa per approfondire le informazioni, tutti possiamo sapere chi sono i lobbisti più pagati:
Theodore Brunsvold $978,000
Ronald Johnson $838,000
Jay Doherty $771,750
John Kelly, Jr. $668,750
Thomas Murphy $360,500
Sappiamo quanto spendono i “clienti” più agguerriti:
Salvation Army $380,000
City of Chicago – DCD $296,000
Commonwealth Edison $245,000
Chicago Lakeside Development LLC $224,000
Prism Development Company $216,000
Sappiamo anche chi sono i decisori pubblici più interessati da attività di lobbying:
City Council 587
Dept of Zoning and Land Use Policy 476
Dept of Transportation 251
Dept of Community Development 231
Dept of Law 141
E per ogni azioni di lobbying possiamo scavare e approfondire, trovando i nomi di chi ha richiesto audizione, per quante volte, con quali priorità. A quando un “Roma Lobbyists” o “Milano Lobbyists”?