Oggi più che mai il “laboratorio” locale si presta a essere il punto di vista privilegiato per un tentativo di introdurre nuove regole per la rappresentanza di interessi. Il bacino d’utenza più ristretto, e quindi la presenza di un rapporto radicato tra comunità locali e amministratori, rendono ingiustificabile l’assenza di regole sul lobbying. L’indagine sul lobbying territoriale parte da questo dato e prova a ragionare sulle possibili soluzioni anche attraverso l’esame delle poche ma virtuose best practices.
G. SGUEO. M. ALULLI Interessi comuni? L’inclusione di attori privati nelle politiche locali, tra lobbying e partecipazione in “Comuni D’Italia” n. 4/2013