Si terrà a Milano dal 1 al 7 ottobre la Settimana della Comunicazione. Un appuntamento che si rinnova per il terzo anno consecutivo e si conferma come la più grande iniziativa italiana dedicata alla comunicazione.
Una sette giorni di iniziative gratuite e aperte alla città, uno spazio in cui ognuno è libero di venire e portare il proprio sapere, scambiare conoscenze, metodi, tecnologie ed esperienze.
Il tema dell’edizione 2012 della Settimana della Comunicazione è “ Siamo tutti maker? Cittadini, consumatori e comunicatori nell’era del progetto diffuso”.
Cambia il modo di comunicare e soprattutto cambiano i protagonisti della comunicazione e gli strumenti a loro disposizione: open journalism, self book, blog, crowd creativity, foto e video maker, social web tv. In una parola la logica maker si sostituisce alla logica user.
Le persone si organizzano in comunità che tracciano percorsi autonomi, sviluppano gli input ricevuti ma in direzioni originali, e imparano a crescere e ad allearsi acquistando peso nella società e nel mercato.
Si segnala, in particolare, l’evento di lunedì 1 ottobre che si svolgerà a Palazzo Giureconsulti, Piazza Mercanti 2, dalle 16.30-18.30.
In rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianluca Sgueo, Coordinatore dei rapporti con i cittadini e del sito web nell’Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, racconterà come stia cambiando il modo di comunicare della pubblica amministrazione italiana attraverso nuovi strumenti come l’agenda digitale, l’opendata, i siti web che provano a parlare direttamente agli utenti, ma anche social network, la trasparenza dei dati e il customer care, con la possibilità per gli utenti di esprimere una valutazione dei servizi della PA.
“Un workshop sul ruolo del Governo e dei Ministeri come maker, per far sentire le istituzioni vicine alle esigenze dei cittadini, sulle iniziative intraprese e le soluzioni per il futuro, ripercorrendo i cambiamenti della comunicazione istituzionale degli ultimi anni. Presentare le case history del Governo e di alcuni ministeri, aprendo uno spazio di confronto con la società civile e avviando un maggiore raccordo tra le istituzioni per migliorare la chiarezza e l’omogeneità delle informazioni.”